Showrooming e Webrooming: il futuro del retail tra online e offline

Showrooming e Webrooming: il futuro del retail tra online e offline

Online e offline, due mondi contrapposti? No, quando si parla di retail.

Non abbiamo la sfera di cristallo, ma osservando i trend di mercato siamo abbastanza sicuri che il futuro del commercio sarà in perfetta armonia tra spazio digitale e fisico.

Per vendere e crescere, oggi, è indispensabile essere sia presenti sul web che mantenere una dimensione tangibile, simbolo di concretezza e sicurezza.

Se è vero, infatti, che sempre più utenti apprezzano la velocità e la flessibilità dell’online shopping, è altrettanto vero che moltissimi clienti amano ancora il contatto fisico con la merce e con il venditore, possibile solo all’interno del punto vendita.

Scegliere uno dei due mezzi, per i clienti, non è nemmeno da considerarsi: meglio tenere il piede in due scarpe e muoversi tra negozio fisico e online store, prendendo il meglio da ciascun canale.

Da questo continuo ondeggiare tra online e offline, nascono fenomeni di consumo nuovi, pronti a influenzare il futuro del retail, come lo Showrooming e il Webrooming.

Cosa sono? Ve lo spieghiamo subito!

Showrooming: in negozio per vedere e toccare ma compra online

“Mmmmhhh…ci penso un momento e nel caso ripasso!”. Ed è così che dopo ore di spiegazioni e tentativi di convincimento, la vendita è sfumata.

Potrebbe essere che il cliente non fosse realmente interessato, oppure…siete di fronte ad un episodio di Showrooming. 

Di cosa si tratta? Lo Showrooming è quel fenomeno di consumo in cui il cliente sfrutta il negozio come uno showroom, per l’appunto. Entra, guarda, si fa spiegare nel dettaglio i prodotti e poi esce, per acquistare online e, magari, beneficiare di un prezzo più competitivo. I clienti più impavidi, talvolta, non aspettano nemmeno di tornare a casa per finalizzare lo shopping online: riempiono il carrello digitale quando ancora sono all’interno dello store fisico, così, per non perdere tempo. Il vantaggio di questa modalità di consumo? La possibilità di beneficiare del consiglio del venditore, esperto e competente, e di poter toccare con mano il prodotto, per poi cercare sconti e saving online e acquistare con calma, anche di sera, quando i negozi tradizionali sarebbero chiusi. 

Un vero peccato, non trovate?

Webrooming: online per informarsi ma compra in negozio

Esiste anche l’altra faccia della medaglia: si chiama Webrooming ed è il fenomeno che vede i clienti scandagliare il web alla ricerca di informazioni su un prodotto di interesse, per poi recarsi in un punto vendita fisico ad acquistarlo. 

Perché lo fanno? Si informano online – talvolta per settimane – perché l’acquisto è rilevante, importante o particolarmente costoso, ma poi scelgono di comprare in negozio, per non attendere la spedizione, per non pagare spese di consegna oppure per essere sicuri che la merce arrivi integra e che sia facile da rendere.

Una vera manna per chi ha un negozio fisico – che potrebbe beneficiare di clienti già indirizzati verso l’acquisto – e una croce per chi ha scelto di vendere solo online

..il punto vendita rimane un canale importante per i consumatori, ma negli ultimi dieci anni ha subito un cambio di ruolo: in effetti, dal 2010 ad oggi è scesa dall’84% al 52% la percentuale di persone che dichiara di cercare informazioni online e acquistare al negozio; per quanto riguarda invece il fenomeno inverso, lo showrooming, i dati rivelano un aumento degli utenti che effettuano delle ricerche sui prodotti nel punto vendita per ottimizzare l’acquisto online (dal 26% al 41%).

Studio dell’Osservatorio Multicanalità 2020, promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano

La multicanalità come denominatore comune

Che voi siate venditori fisici o digitali, la certezza è una: state perdendo fette di consumatori potenziali. Tra chi verrà in negozio, per poi voltarvi le spalle e comprare sul web, e chi chatterà per ore con l’operatore del vostro e-commerce, ma acquisterà in store, potreste fare sforzi commercialmente non ripagati.   

Per raggiungere i consumatori su diversi canali e farvi trovare nel loro percorso tra online e offline, la soluzione è la multicanalità: avere un punto vendita fisico – anche un dark store – raggiungibile anche attraverso uno smartphone, consente di offrire al cliente il massimo della rassicurazione e tutto il comfort della flessibilità.

Concretamente, potreste aderire a ShopCall: dotate il personale di vendita di uno smartphone o di un device abilitato alle videochiamate e lasciate che gli utenti possano contattarvi in video call. Con una videochiamata potrete mettere a disposizione dei consumatori la consulenza di un commesso, capace di guidarli lungo gli acquisti, e consentire, parallelamente, ai clienti di comprare comodamente da casa, quando vogliono.

Con un solo strumento avrete molti vantaggi. Chi cerca la rassicurazione di un consulente esperto, ma non vuole recarsi in negozio, può trovarla anche online, più precisamente in videochiamata, e in un’unica soluzione può informarsi ed acquistare in modo flessibile, senza doversi scomodare. Chi invece vuole ondeggiare tra fisico e digitale, sarà felice di ritrovare il suo negozio di fiducia in entrambe le dimensioni, per accedere al punto vendita sia di persona che attraverso uno smartphone. Chi, ancora, sceglie di acquistare online per godere di un vantaggio economico, potrebbe compensare il potenziale risparmio con il maggior valore offerto dalla vostra shopping experience e valutare che un’esperienza d’acquisto così completa e consumercentrica, vale più di qualche euro di sconto.

Bingo!

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